Il 23 agosto 1910 nasceva Giuseppe Meazza
Oggi avrebbe compiuto 108 anni. Oggi, il 23 agosto del 1910, veniva al mondo Giuseppe Meazza. “Uno così nasce ogni cent’anni.” Così parlò “Peppino” Prisco, l’impersonificazione dell’interismo. Non aveva tutti i torti l’Avvocato, poiché in fondo la storia del calcio europeo ha visto pochi calciatori raggiungere le cifre di Meazza. Ben 284 gol con la maglia dell’Inter, che lo rendono il miglior marcatore di sempre della storia interista. Numeri incredibili, ai quali vanno aggiunti i 33 gol messi a segno con la Nazionale Italiana con la quale si è laureato Campione del Mondo per ben due volte: nel 1934 e nel 1938.
Da scarto del Milan all’Olimpo degli attaccanti
Ancora giovincello, il Balilla fu scartato dai cugini rossoneri. Secondo loro Meazza aveva un fisico troppo mingherlino. Così, all’età di 14 anni, entra nelle giovanili dell’Inter. Si fece notare a tal punto che Fulvio Bernardini insistette particolarmente con l’allora allenatore della prima squadra Arpàd Weisz per portarlo in prima squadra. Non conosciamo le parole esatte, sta di fatto che nel settembre del 1927, il tecnico Weisz presentò il giovane attaccante ad uno spogliatoio sbigottito e lo schierò titolare. “Ora facciamo giocare anche i Balilla?” Comprensibili le battute del resto della squadra. Meazza era soltanto un ragazzino di 17 anni. Quel ragazzino però non era come tutti gli altri e ci mise poco per dimostrarlo. Tripletta all’esordio e maglia da titolare assicurata. Per il primo titolo di capocannoniere impiegò giusto un paio di stagioni. Dotato di tecnica sopraffina, in campo disegnava geometrie con il pallone tra i piedi. Più forte di tutto, anche delle serate in compagnia di belle donzelle e di un buon vino. Il giorno dopo era di nuovo in campo ad incantare i suoi tifosi. Meazza fu la prima icona del calcio italiano; pubblicità, canzoni…
Numeri record
Con la maglia dell’Inter ha disputato un totale di 14 stagioni, portando a casa 3 scudetti e una coppa italia e, come detto in precedenza, ha contribuito alle vittorie mondiali della Nazionale, nelle edizioni del 1934 e del 1938. Una carriera trasversale la sua, che lo ha visto vestire anche le maglie di Juventus, Milan, Varese e Atalanta. Alla sua morte gli venne intitolato lo stadio di San Siro, il giusto premio per “Uno di quelli che nasce ogni cent’anni”. Buon compleanno Peppìn, sei leggenda.