Quando Gattuso rischiò di uccidere Carlo Ancelotti…

Un episodio singolare, che racchiude la grande amicizia tra Ancelotti e Gattuso

Napoli-Milan non sarà una partita come tutte le altre per Carlo Ancelotti e Rino Gattuso, due amici rivali per una sera. Rivali appunto, nemici mai. D’altronde come potrebbero mai essere “nemici” due come Ringhio e Carletto, che insieme hanno contribuito alla costruzione della leggenda del Milan. Le parole di affetto tra i due non mancano mai, proprio ieri nella conferenza pre-gara, il tecnico rossonero ha pronunciato frasi al miele nei confronti del suo ex allenatore. “Il rapporto che avevo con Ancelotti andavo oltre quello tra giocatore e allenatore”. Come dargli torto, abbiamo tutti ancora vividi negli occhi le immagini degli infiniti abbracci tra i due dopo un gol o dopo l’ennesimo trofeo alzato al cielo. Lo stesso Ancelotti più volte in passato ha usato parole dolci nei confronti del suo ex mastino del centrocampo.

Un rapporto “fisico”

Abbracci irruenti, schiaffi, strattoni. Questi sono solo alcuni dei modi in cui i due si dichiaravano reciproco affetto. Un rapporto molto fisico dunque, che una volta ha causato un grosso spavento a Carletto prima e Gattuso poi. Era una serata dell’aprile 2003, a San Siro andava in scena il ritorno dei quarti di Champions League tra Milan e Ajax. Il risultato era bloccato sul 2-2 (non favorevole ai rossoneri a fronte dello 0-0 dell’andata) e Gattuso sedeva in panchina con abiti borghesi, poiché squalificato. Quando Tommason insacca il gol del definitivo 3-2 scoppiò la festa in panchina e Ringhio, in preda al delirio del momento, corse ad abbracciare Ancelotti mettendogli un braccio intorno al collo con ingenua irruenza. L’allora tecnico del Milan stava fumando e rischiò di ingoiare la sigaretta a causa di quell’affettuoso abbraccio. Alla vista di un Ancelotti impallidito, Gattuso si accorse di averla fatta grossa.

Il neo tecnico del Napoli però ricorda con simpatia quell’evento, considerandolo tutt’oggi un gesto d’affetto.

 

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