Serie A: aspettavamo Ray Vaughan, ascoltiamo gli Aqua
Doveva essere la Serie A dei tre tenori, Cristiano Ronaldo, Gonzalo Higuain e Mauro Icardi, ma per adesso la delusione è grande. Da tutti e tre ci aspettavamo infatti assoli alla Stevie Ray Vaughan, ma per adesso ci dobbiamo accontentare di un remix (scadente) degli Aqua. Sapevamo che il calcio era imprevedibile, ma non avremmo mai pensato che potesse esserlo fino a questo punto. È come se avessimo pagato per un concerto dei Pink Floyd, ma per ora siamo ancora alla intro affidata a Peppino Di Capri. Cristiano Ronaldo, dopo oltre 270′, non si è ancora sbloccato in Serie A. Va spesso alla conclusione, dicono i giornali, ma il gol non arriva. Un po’ come dire: “Ci prova con tutte, ma per ora ha collezionato solo dei grandi due di picche”. Prima o poi, nel calcio come nella vita, per la legge dei grandi numeri, troverà una che gli dirà Sì. E a quel momento sarà una tragedia per tutti: fidatevi. Chi la Serie A la conosceva era Gonzalo Higuain. D’altronde, l’attaccante argentino detiene il record tutti i tempi in singola stagione. Eppure, fino a oggi, si è trasformato in uomo assist. Da brividi, infatti, quello che ha sfornato a tempo scaduto a Patrick Cutrone contro la Roma. Non male, anzi, per un attaccante dato per finito, che per quasi tutti era buono solo per far da testimonial a qualche dieta tutt’altro che di successo. Gonzalo Higuain era ed è il miglior centravanti della Serie A. Piaccia o meno, ma è così. Perché è il centravanti, ad oggi, più completo. Gli assist sono infatti stati da sempre una freccia nella sua faretra di giocate. Infine c’è Mauro Icardi. È quello che ha giocato meno di tutti, ma neppure lui ha confermato le sue medie gol.
Ronaldo, è solo questione di tempo?
CR7, com’è noto, ha rinunciato alla convocazione del Portogallo per dedicarsi a tempo pieno alla Juventus. Il fuoriclasse, com’era lecito attendersi, se si fosse usato un briciolo di obiettività, sta attraversando la più classica delle fasi di adattamento. Anche contro il Parma è stato infatti marcato a vista da due, tre uomini contemporaneamente. Puoi essere anche CR7, ma con simili gabbie diventa oggettivamente difficile per tutti. Un po’ come al calcetto settimanale, dove quello buono viene preso di mira da tutti gli altri. È solo questione di tempo? Ovviamente sì. Probabilmente, anzi togliamo pure il probabilmente, il primo gol di Ronaldo con i bianconeri arriverà in Champions Legaue. Perché? Perché è la competizione che già conosce e soprattutto perché è il suo habitat naturale.
Higuain e Icardi: molto più di un derby
I due attaccanti si giocano, oltre alla classifica marcatori italiana, anche un ruolo di primo piano nella nuova Argentina. Higuain vuole dimostrare di non essere il simbolo dei “fallimenti” dell’Albiceleste. Icardi vuole invece prendersela (finalmente) l’Albiceleste. Le loro estati sono state molto differenti, ma sono state entrambe sofferte. Higuain ha vissuto da “separato” in casa fin dall’arrivo di Ronaldo e ha sperato (probabilmente?) di raggiungere Maurizio Sarri al Chelsea. D’altronde è con il tecnico toscano che ha toccato le vette realizzative più alte. Poi è stato catapultato nel nuovo Milan che si deve ricostruire dopo la travagliata scorsa stagione. Insomma: anche lui vive un periodo di adattamento. Mauro Icardi è invece bloccato dagli infortuni. La condizione, come si è visto contro il Torino, non è ancora quelle delle migliori. E lo stop di Bologna non ha sicuramente influito positivamente nel suo recupero. Anche per loro due, quindi, ci vorrà un po’ di pazienza.
Spunta Antonio…
In tutto questo, spunta Antonio Candreva. L’uomo più bersagliato, nella storia recente del calcio italiano, ha impiegato 11 minuti per segnare in questa stagione. Doveva andare al Monaco, in Inghilterra, al Roccannuccia di mio zio Antenore, invece è rimasto all’Inter. Doveva essere fuori dalla lista Champions League, invece… Invece il “calcio è strano, Fabio” (cit).