In questo infinito intervallo di tempo della sosta si ha il tempo per approfondire questioni sull’Inter relative al cd. calcio non giocato. Fra di esse, una ci ha colpito in modo particolare. Leggendo questa mattina la Gazzetta dello Sport infatti non abbiamo potuto far altro che sobbalzare sulla sedia. Poi vi diremo il perchè. Ma una premessa lasciatecela fare: chi scrive fa parte del carro degli Skriniar-boys, di coloro i quali in altre parole ritengono il centrale nerazzurro l’unico e imprescindibile giocatore della rosa nerazzurra. Skriniar in altre parole a nostro avviso ci deve sempre essere nell’11 di base.
Troppo facile, per chi è salito sul carro di Skriniar fin da subito, ricordare che alla sua prima assenza in campionato da quando Ausilio lo ha portato a Milano, l’Inter sia caduta malamente in quel di Sassuolo. Sarà stato un caso? Ma al di là della singola assenza, sono la costanza di rendimento e la forza d’urto di Milan in campo ad averci così impressionato dal ritenere il difensore slovacco un elemento assolutamente imprescindibile.
Il nocciolo della questione
E veniamo al punto. Cara Inter, amatissima Inter, ma perchè offri un rinnovo al Capitano ad oltre 6 milioni netti ed a Skriniar la “miseria” di uno stipendio di 2,5 milioni? Noi, che siamo profani della materia ingaggi e delle motivazioni che li sorreggono, siamo comunque davvero stupiti. E vorremmo soltanto capire meglio. Una disparità di trattamento infatti ci pare lampante.
Icardi più di un giocatore.
Mauro è ormai diventato un simbolo dell’Inter. Questo è innegabile. Come scrivono i nostri cugini di InterDipendenza, va sottolineato “quanto fatto in estate da Mauro per agevolare l’ambientamento dei nuovi e la scelta, molto apprezzata in società, di dormire alla Pinetina nella notte che ha preceduto l’inizio del ritiro insieme a Spalletti e al suo staff. Avendo proprio come obiettivo quello di accogliere i compagni da buon capitano”.
Ma se è apprezzabile il ruolo svolto dal Capitano anche fuori dal campo, noi pensiamo che l’ingaggio vada sempre parametrato esclusivamente a questioni tecniche. Di campo. E il rendimento di Skriniar, con i fatti e non a parole, ci sembra paragonabile a quello di un vero top player. Non potrebbe d’altra parte essere diversamente se poniamo mente al fatto che a fine maggio l’Inter abbia dovuto respingere un duplice assalto al suo gioiello slovacco. Guardiola e Mourino infatti offrirono la bellezza di oltre 60 milioni per il colosso nerazzurro, offerte che la società guidata da Zhang rifiutò in quanto Spalletti lo riteneva “uno dei cardini della squadra”.
Cara Inter, noi la questione, a torto o a ragione, l’abbiamo posta. Quei 2,5 milioni -averceli, sia chiaro…- a nostro avviso con le cifre che girano nel mondo del calcio moderno gridano vendetta. Milan a dispetto del nome è un giocatore da blindare e sulla cui forza costruire l’Inter del futuro. Avete dubbi in proposito?