L’ex ds del Barcellona svela il motivo del mancato riscatto di Rafinha
Rafinha è stato uno dei protagonisti della qualificazione in Champions League della passata stagione. Nonostante le ottime prestazioni, il centrocampista classe 93, non è stato riscattato dall’Inter.
I nerazzurri avevano tempo fino al 30 giugno scorso per esercitare il diritto di riscatto fissato a 35 milioni. La dirigenza nerazzurra ha deciso di puntare la stessa cifra su Radja Naingolan. Rafinha, dopo l’infortunio di Messi e l’ottima prestazione, con il goal fatto ai nerazzurri in Champions League, ha scalato le gerarchie dei blaugrana. Ieri ha giocato dal primo minuto nel Clasico vinto per 5-1 dal Barcellona.
Il retroscena
L’ex direttore sportivo del Barcellona, Robert Fernandez, ha parlato di Rafinha ai microfoni di Radio Catalunya: “Lui è un buon giocatore, quando c’era Luis Enrique volevamo proteggere e abbiamo rinnovato, era molto contento, poi ha subito un grave infortunio. Non è un attaccante puro, è più un centrocampista o trequartista con gol che può trasformare la linea di centrocampo da tre a quattro quando c’è da difendere“. Poi l’ex ds conferma la volontà dell’Inter di riscattare il brasiliano: “L’Inter voleva esercitare l’opzione per l’acquisto dopo averlo voluto in prestito ma non aveva la disponibilità economica per farlo, per via del rispetto dei vincoli del Fair Play Finanziario”.