Era già scritto il rinvio del SuperClasico: ecco perché

SuperClasico, la partita del secolo

Il SuperClasico è la prima volta in cui l’espressione “Partita del Secolo” non era e non è fuori luogo. Il match è stato rinviato per maltempo. In realtà c’è altro dietro. Nel 2004 il periodico britannico ‘The Observer’ pubblicò una lista delle 50 cose da vedere prima di morire: tra queste c’era, appunto, il SuperClasico.

Un SuperClasico che non si può capire

Boca-River è l’Alfa e l’Omega. È l’inizio e la fine. È la tua ex che non hai mai dimenticato contro la donna che vuoi sposare. È il motivo per cui amiamo questo sport, insomma, come amiamo questo difficile gioco chiamato vita. Mezzo mondo questa sera ha disdetto impegni, inventato scuse pur di guardarla. Però tutti sapevano che, no, non sarebbe stata una partita come le altre. Fra i tutti c’era Dio. Ed e per questo che pur aspettandola, tutti non erano ancora pronti.

La scelta

Nostro Signore ha deciso di mandare un tornado su Buenos Aires pur di non mandarli in campo. Si giocherà domani. Ci vuole una notte di riflessione. Come quando ti scrive la tua ex che non hai mai dimenticato e tu sai che, accettando quell’invito, nulla sarà più come prima. Il SuperClasico è una canzone dei PinkFloyd, è un sonetto di Petrarca o un aforismo di Oscar Wilde. Il SuperClasico è tutto. Quindi l’attesa, volendo, può essere più grande dell’evento.

“Boca-River è Let it Be dei Beatles. Il dolore perché l’hai dedicata tante volte, ma è anche la gioia di averlo fatto”.

Buon Superclasico a tutti… qualsiasi giorno si giocherà.

Pezzo di Matteo Gardelli.

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