Premier League, la festa è finita, decisione inaspettata: club infuriati

La brexit rovina la festa

L’uscita dall’Unione Europa della Gran Bretagna potrebbe avere forti ripercussioni nel mondo del calcio ma soprattutto nel campioanto inglese. Con i tagli della Brexit, la Federcalcio Inglese dovrà fare i conti con le conseguenze determinate dallo scorso referendum. Il Regno Unito vuole puntare sui giovani ma soprattutto sulle promesse della propria nazione, e sarebbe stata avanzata una proposta di riduzione dei calciatori stranieri da 17 a 12.

Una doccia gelata soprattutto per i top club della Premier che sono pieni di fuoriclasse europei e non.  Al primo posto guida la classifica il

  • Manchester City con ben 17 stranieri insieme a Tottenham, Watford, Brighton, Tottenham e Huddersfield.
  • Seguono Fulham, Liverpool, e Chelsea a 16
  • mentre l’Arsenal ne conta 15. 14 il Manchester di Mourinho con il Newcastle e 13 il Leicester.

Nellla normativa del nuovo decreto rientrerrebbero solo:

  • Wolverhampton 12
  • Palace 12
  • Southampton 11
  • Everton 10
  • Cardiff 7
  • Burnely 6
  • Bournemouth 5

Se dovesse saltare tale accordo, tutti i giocatori europei verranno trattati alla pari degli extracomunitari ma, se invece ci dovesse essere il via libera per la nuova riforma, sarebbe davvero un problema per squadre come Tottenham e City, che dovrebbero letteralmente operare delle scelte ponderate ed escludere anche veri fuoriclasse.

Giusto per fare qualche nome: Gundogan, Eriksen, Aguero, LLoris Gabriel Jesus….

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